L’Onu declassa i crimini sui gay
di Alessandro Capriccioli
Il richiamo alle uccisioni per l’orientamento sessuale sparisce dal documento delle Nazioni Unite sulle esecuzioni ingiustificate e viene sostituito da un generico “discriminazione su ogni base”
(23 novembre 2010)
L’iniziativa della soppressione è stata tenacemente portata avanti dal Marocco e dal Mali, che a nome dei paesi islamici e africani hanno introdotto un emendamento per cancellare la locuzione “orientamento sessuale” e sostituirla con la più generica “motivi di discriminazione su qualsiasi base”: contrariamente a quanto ci si potesse aspettare, l’emendamento è passato con 79 voti favorevoli e 70 contrari, e successivamente la risoluzione è stata approvata dai 192 stati membri con 165 voti favorevoli, 10 astensioni (tra le quali quella degli U.S.A.) e nessun voto contrario.
Ora, sapete qual è il bello? Nella sua versione definitiva la risoluzione, che sarà formalmente adottata a dicembre, continua a contenere il riferimento esplicito e puntuale a molte altre cause di violenza: omicidi per motivi razziali, etnici, religiosi e linguistici, oltre alle violenze sui rifugiati e sui gruppi etnici indigeni; ma gli omosessuali no, come se le condanne a morte e i delitti ricollegati alle preferenze sessuali delle vittime abbiano improvvisamente cessato di costituire una preoccupazione, al punto da non meritare più neppure la menzione su un documento dell’ONU.
Insomma, per i gay continua a tirare una gran brutta aria: mentre vengono diffuse in tutto il mondo le anticipazioni sul prossimo libro di Benedetto XVI, nel quale il papa ribadisce che l’omosessualità non è “mai giustificabile moralmente”, mentre in alcuni paesi come l’Uganda le violenze nei confronti dei gay assumono contorni a dir poco drammatici, con tanto di pubblicazione dei volti degli omosessuali sui giornali e esplicita incitazione alla popolazione a stanarli e impiccarli sommariamente, e mentre anche nei paesi occidentali le forze integraliste che predicano la segregazione dei gay acquistano sempre più forza e consenso, anche le Nazioni Unite fanno la loro parte, escludendo il riferimento esplicito ad una condizione umana che è tuttora oggetto di violenze e condanne a morte in abbondanza in ogni angolo del pianeta.
W i GAY!!!! GAY E’ LA COSA PIU’ BELLA AL MONDO!!!!!!
GAY GAY GAY
By: Andrea on 25 novembre 2010
at 3:17 PM